Il modello di intervento prevede la possibilità di utilizzare la Buioterapia nei vari contesti individuale, di coppia, di gruppo o familiare in base alla domanda.
Questi contesti presentano caratteristiche specifiche che presuppongono un modo diverso di relazionarsi dei conduttori al soggetto (nel caso di intervento individuale) o ai soggetti (nel caso di intervento rivolto alla coppia, al gruppo famiglia o a gruppi evolutivi o formativi). L’idea centrale è usare questa modalità di intervento per promuovere la conoscenza profonda del proprio mondo interiore. Il singolo immerso nel buio e grazie all’ascolto della musica al buio potrà contattare parti di sé che saranno in questa condizione più libere di manifestarsi ed essere accolte grazie alla relazione tra la persona e i conduttori.
La coppia, nel vivere l’esperienza insieme può ritrovare il senso del proprio amore, del proprio noi, dare un nuovo senso al presente per progettare un futuro più luminoso. Sostare insieme al buio può riattivare quella complicità, quella fiducia e quella intimità sulle quali fondare una relazione d’amore di coppia.
Il gruppo ha la caratteristica fondamentale di essere un soggetto con un corpo e una mente che nasce dall’incontro dei corpi e delle menti di tutti i componenti. Questa mente gruppale ha la forza di sostenere la crescita del gruppo e dei singoli. Il gruppo posto nella condizione tipica della Buioterapia svilupperà la sua mente gruppale pur non potendo usufruire della vista.
La famiglia è come un gruppo tenuto insieme dall’appartenere alla stessa storia e dall’avere una pregressa intimità che rende unica la loro relazione. La famiglia può fare al buio, accompagnata dalla musica e dalle parole, un viaggio di discesa nella profondità della propria storia per permettere ai singoli di sentire l’appartenenza a questa storia senza sentirsene prigionieri.
Questi incontri possono essere realizzati come intervento unico o possono essere integrati con altri percorsi più convenzionali.