Chi siamo
Il gruppo di lavoro nasce dall’incontro artistico-professionale tra la psicoterapeuta e danzatrice, Maria Esposito e il musicista, Alfredo Notarloberti.
Le esperienze personali e professionali coltivate in tanti anni nell’ambito artistico e psicoterapeutico si sono incontrate e amalgamate nel progetto Concerto al buio. Questa esperienza ha rappresentato il preludio della Buioterapia, una pratica per lo sviluppo di una conoscenza più autentica del sè che si pone come finalità la promozione del benessere. Il tutto si realizza grazie all’innesto tra buio, musica e parole.
Nei primi anni di questa esperienza se, da una parte, ci siamo posti come due ricercatori che studiavano le varie sfaccettature del buio come condizione musicale, fisica e psicologica, dall’altra abbiamo usufruito di quello che questa condizione nel contempo ci regalava in quanto ad acquisizione di una nuova consapevolezza di sè, una percezione di sè stessi più autentica, la comprensione circa le proprie reazioni a stimoli sensoriali e la conseguente possibilità di pensare in maniera rinnovata quelle emozioni e quei ricordi attivati dalla musica e dalla condizione stessa. Fino ad arrivare a strutturare una proposta che consiste in percorsi di cura del sè individuali o di gruppo, rivolti a chiunque desideri essere accompagnato nella propria evoluzione e scelga di farlo con questa modalità che vede come protagonista il buio, la musica e le parole.
Il nostro desiderio è di avere uno sguardo capace di vedere al di là delle cose visibili e note che appaiono illuminate dalla luce. Noi, con questa innovativa modalità, ci mettiamo alla ricerca di quell’invisibile che muove il nostro vivere quotidiano. E lo faremo con il cliente a partire dalla domanda che questi porterà con sè e cercando di definire il contesto migliore per vivere questa esperienza: un lavoro in gruppo, nella coppia, nel gruppo famiglia o un’esperienza di percorso individuale.
Un altro desiderio è quello di continuare a comprendere sempre meglio questo fenomeno straordinario che è il buio e di condividere le nostre intuizioni per proseguire a piccoli passi nello studio dell’uomo e dei luoghi che abita e che lo abitano.
Mi chiamo Maria Esposito e sono nata a Napoli nel 1974 in una famiglia numerosa. Sin da piccola ho sentito crescere in me due passioni: la cura verso l’essere umano e la danza. Due desideri che ho custodito dentro fino a trasformare il desiderio in progetto di vita. La scelta di studiare Psicologia e parallelamente la scelta di iniziare lo studio della Danza classica e moderna; il Master in Psicologia di Comunità e l’approccio alle Danze del Centro e Sud-America; la specializzazione in Psicoterapia Sistemico Relazionale e la scoperta e lo studio delle Danze orientali e popolari del mediterraneo. Un viaggio fuori di me, attraverso un percorso di conoscenza delle danze del mondo e un viaggio dentro di me, grazie allo studio della psicologia, delle emozioni, dell’inconscio.
Questi due binari, come quelli di un treno non si sono incontrati per tanto tempo pur crescendo contemporaneamente. Ma ad un certo punto è accaduto che, come in una fiaba, si sono incrociati, integrati fino a diventare un unico binario più forte e resistente. Ed è così che ho scoperto la possibilità di usare la danza nella psicoterapia e viceversa. Mi sono approcciata alla danzamovimentoterapia scoprendo sulla mia pelle che l’armonia tra le parti è il terreno fertile per far emergere la creatività, la progettualità, la cura.
Ed ecco che la Solidarietà, appresa e sperimentata per tanti anni nell’associazione di volontariato Amnesty International, la Cooperazione e l’Impegno vissuta nei gruppi di formazione e nei tanti gruppi di lavoro nei quali ho trascorso questi venti anni di vita professionale, il Divertimento e la Creatività gustati nei percorsi di formazione artistica vissuti da allieva e da didatta, Professionalità e Tecnica affinate nei percorsi di formazione sono diventati un unico mondo che muove il mio pensiero, il mio sentire e il mio agire tra le mura di casa, nello studio di terapia, nell’incontro con l’altro e sui palcoscenici.
Negli ultimi anni tutta questa ricchezza di emozioni, contenuti e incontri si è riversato nel progetto Concerto al Buio del violinista edo Notarloberti, nonché mio marito e padre dei nostri due figli. E per magia ancora una volta, tutto ha iniziato a fluire verso un’unica direzione e ad aprirsi ad una dimensione ancora più grande ed appassionante.
Mi chiamo Alfredo Notarloberti, ma mi chiamano tutti edo. Sono nato a Napoli nel 1972 ed ho approcciato agli studi del violino all’età di otto anni. La mia storia legata al violino mi ha portato a spaziare in diversi generi musicali quali il Blues, il Rock, la musica etnica del sud Italia, la musica Irlandese. Ho fatto parte di progetti indipendenti come gli Argine, Ashram, Corde Oblique e nel contempo ho prodotto diversi dischi da solista. Nel 2014 grazie all’iniziativa dell’associazione nazionale pro ciechi di Caserta, mi sono avvicinato al concerto al buio adottandone la forma e facendola diventare una forma di concerto esperienziale innovativa soprattutto quando il concerto approda alla Galleria Borbonica.
Il concerto si completa dunque con il buio pesto dei sotterranei napoletani acquisendo cosi la forma definitiva.
L’esperienza del concerto al buio unito e’ arricchito dall’intervento di danza di Maria Esposito, danzatrice, Psicologa e mia moglie.
Dall’unione dell’esperienza di musicista con quelle psicologiche, avvalorate dalle restituzioni del pubblico, e’ nata la teorizzazione della Buioterapia che mi vede ora impegnato nella sua definizione e diffusione.
Mi chiamo Stefania Notarloberti, sono nata a Napoli nel 1974. La musica ha fatto da protagonista nella mia vita sin dalla nascita: mio padre era un gran cultore di musica lirica e classica, mio fratello ha intrapreso da piccolo lo studio del violino. Sulla musica di casa Notarloberti io danzavo, da neonata nelle braccia di mio padre, poi ho studiato danza classica, un percorso che ancora porto addosso e che mi ha donato la capacità di Connettere le emozioni al movimento.
Sin da adolescente ho sentito un forte senso di appartenenza per il mondo dei più piccoli, dei fragili, e degli ultimi. Ad oggi mi ritrovo ad essere un’ infermiera pediatrica. Il mio interesse per i l neonato, per la triade mamma-papà-bimbo, e per tutto ciò che concerne l’allattamento materno, mi ha portato ad approfondire gli aspetti psicologici del percorso nascita, fino ad approdare al corso di counselling.
Ho seguito ed apprezzato il percorso esperienziale e professionale, che ha portato la Dott.ssa Esposito, ed il maestro Notarloberti, (la mamma ed il papà dei miei bellissimi nipoti), alla Buioterapia, e quando mi hanno proposto di farne parte ho provato grande entusiasmo e un grande senso di appartenenza, del resto il percorso nascita, al quale dedico la mia vita professionale, ha inizio dal buio intrauterino, la musica è nel mio genoma e la psicoterapia è a mio avviso la strada per la conoscenza.